Come sta andando la stagione turistica italiana?

mare favignanaL’estate sta arrivando a metà della sua ampiezza, ed è dunque tempo di stilare qualche concreto bilancio sul suo andamento. Una stima che è stata formulata dalla Astoi, secondo cui la stagione in corso potrebbe ben definirsi come “nervosa”, a causa della scarsa chiarezza sul futuro. Dunque, i consumatori non sono poi così sereni come qualcuno ritiene, con la conseguenza che è difficile pensare di programmare una vacanza, privilegiando invece prenotare sotto data.

Non è dunque un caso che, effettivamente, le prenotazioni per l’estate siano ben lungi dal potersi dichiarare completamente esaurite, con molti posti liberi ad agosto.

Per quanto concerne le destinazioni, pur rimanendo molto forte la vocazione per un trasferimento all’estero, tra gli italiani sta crescendo la voglia di riscoprire il proprio Paese, probabilmente anche a causa delle difficili situazioni geopolitiche. Dunque, gli italiani si confermano di gran lunga i primi clienti degli albergatori italiani, tanto che il turismo tricolore è composto per almeno l’80 per cento proprio da italiani.

Per l’estero, vi è un momento di contrazione per quanto concerne i viaggi nel bacino del Mediterraneo, con l’eccezione per Spagna e Grecia, che stanno andando ad attirare un crescente numero di turisti. Bene anche le Baleari e le Canarie, sempre molto richieste.

Infine, c’è spazio anche per cercare di valutare come sta andando il turismo in Gran Bretagna. In tal proposito, Astoi segnala come per quest’anno le prenotazioni fossero già fatte anche prima del referendum del 23 giugno. Sicuramente, aggiunge l’associazione, con una rivalorizzazione dell’euro sulla sterlina c’è maggiore incentivazione per le vacanze verso l’Inghilterra. Quello che sta cambiando, conclude l’osservazione da parte dell’associazione, riguarda invece i tour operator. In un prossimo futuro – sottolinea l’Astoi – nel caso in cui dovesse mantenersi tale disavanzo tra euro e sterlina, è possibile che in alcune destinazioni come le Canarie o le Baleari possa verificarsi una minore domanda da parte degli inglesi. Dunque, se diminuisce la domanda degli inglesi sulla Spagna, non è escluso che possa esservi degli spazi ai quali poter accedere con facilità in termini di minore costo. Una conseguenza indiretta della Brexit, che al giorno d’oggi è ancora molto difficile stimare, ma che nel corso delle prossime stagioni potrebbe iniziare a manifestarsi con maggiore incisività.

E voi che ne pensate? Dove state programmando i vostri viaggi per l’estate?

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